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Giornalino 2025

Giornalino 2025

LO SPAZIO PER CRESCERE

Non tutto il male vien per nuocere: stare in opposizione ha anche dei vantaggi.

Qualcuno potrebbe pensare che sia “facile” perché non avendo la responsabilità di governare si può “sparare a zero” senza timore delle conseguenze e senza dover rispondere delle proprie azioni, proponendo soluzioni semplici a problemi complessi. Noi abbiamo deciso di seguire un’altra strada, quella di fare il nostro ruolo senza sconti, ma mai per partito preso. Il vantaggio di essere all’opposizione è un altro: quello di poter imparare. Spesso succede che chi si candida e vince le elezioni venga “catapultato” in dinamiche che non lasciano il tempo di approfondire e di studiare perché (giustamente) c’è bisogno di “far funzionare la macchina”. Stare in opposizione dà sicuramente meno soddisfazioni, ma hai la possibilità e il tempo di imparare. È così che noi “nuovi” consiglieri stiamo vivendo il primo anno in Consiglio Comunale, aiutati dalla grandissima esperienza e capacità di Dino Cavinato e Renato Marcon che condividono con noi i banchi della minoranza.

Piazzola Domani è questo: uno spazio per crescere personalmente e politicamente, un gruppo che ha voglia di imparare ad amministrare e che crede in un confronto continuo con i cittadini. Un gruppo eterogeneo, fatto di persone diverse, esperienze diverse, competenze e conoscenze diverse, guidati solo dalla voglia di risolvere i problemi e migliorare il nostro Comune. Uno spazio civico aperto a chiunque abbia voglia di occuparsi di Piazzola sul Brenta ora e in futuro.

La nostra attività

  • 15 Istanze
  • 8 accessi agli atti
  • 5 interrogazioni
  • 8 Commissioni
  • 4 Consigli comunali
  • +30 Riunioni

serata-cosa-ti-giochi Foto dalla serata pubblica “Cosa ti giochi?” del 13/01/25

CONSULTA E CONSULTE

Una vecchia canzone intramontabile di Giorgio Gaber recita: Libertà è partecipazione. Affermazione che condividiamo pienamente e che ci ha spinti a presentare lo scorso 28 novembre in Consiglio Comunale la mozione a favore delle Consulte di Frazioni: il Regolamento Comunale, infatti, lascia la libertà di scegliere se istituire una Consulta Unica per le 5 frazioni e 2 località (Boschiera e Santa Colomba) oppure più consulte. La nostra proposta andava nella seconda direzione. Ce lo ripetiamo da anni: esiste una preoccupante disaffezione generale per il bene comune, la partecipazione va stimolata, tentando di avvicinare i cittadini alla quotidianità della vita politica, sociale e amministrativa. Certo, discutere a più voci costa fatica, pazienza e impegno costante, ma è nel dialogo che si trovano soluzioni e condivisione delle scelte. La nostra mozione è stata respinta da tutti i consiglieri di maggioranza ed è stata approvata invece l’istituzione di una sola Consulta, per un massimo di 11 membri per tutto il territorio comunale. Le sale piene nelle frazioni, a quanto pare, sono utili solo in campagna elettorale. Ci rattrista la decisione di non voler nemmeno tentare di attirare più persone, ma tant’è, si comincia: è aperta l’iscrizione alla Consulta Unica delle Frazioni, con scadenza 28 febbraio 2025. Soddisfazione invece per il grande desiderio di partecipazione che hanno dimostrato i numerosi giovani presenti all’aperitivo di presentazione della Consulta dei Giovani, organizzato in collaborazione dai consiglieri più giovani di minoranza e maggioranza e dall’Assessorato alle Politiche Giovanili: un segnale chiaro dai nostri concittadini tra i 18 e i 30 anni che va nella direzione di una partecipazione libera e spontanea. La scadenza per l’iscrizione anche in questo caso è il 28 febbraio 2025.

➡️ Per avere più informazioni visita questo link: LINK consulta delle frazioni e dei giovani

oppure scrivici a piazzoladomani@gmail.com

PARLIAMO DI TASSE (qualcuno deve pur farlo)

La finanziaria da 30 miliardi ha colpito ancora. Il Governo ha ridotto le risorse verso i Comuni per 4,5 miliardi di euro, il fondo investimenti per gli enti locali è stato ridotto sensibilmente provocando il rinvio di opere fondamentali e imponendo forte cautela nella spesa sia corrente che per investimenti. I comuni ancora una volta si trovano a non avere “credito” per la loro politica di sviluppo pur dovendo garantire almeno i servizi primari ai propri cittadini. Il taglio dei trasferimenti dallo Stato al nostro Comune sarà di circa € 75.000. A Piazzola sul Brenta sono stati confermati i servizi base a domanda individuale (nido, palestre, mensa scolastica, trasporti scolastici…) senza alcun provvedimento di aiuto alle famiglie. Sul fronte delle entrate tributarie è stata confermata l’IMU, la Regione del Veneto ha aumentato l’IRAP, aumenterà con il tasso di inflazione la TARI (tassa asporto rifiuti) e l’addizionale IRPEF (di competenza comunale) è stata aumentata con l’approvazione del bilancio preventivo. Il gettito totale solo di IRPEF passerà da 870.000 € a 1.140.000 €, con un aumento di oltre 270.000 €. Le aliquote si porteranno sempre più vicine al massimo consentito, ovvero 0,8% (vedi tabella sotto).
L’aumento riguarda le fasce dei redditi più bassi, per le quali l’aumento percentuale è di circa il +30%, indebolendo la progressività della tassazione.
Altri Comuni hanno operato scelte simili, ma con aumenti graduali negli anni.
Ci dispiace che queste decisioni siano esclusivamente note, per ora, solo agli addetti ai lavori e nell’aula consiliare.
Sentiamo l’esigenza di informarvi, come concittadini, sulle scelte dell’intervento fiscale della maggioranza Milani.
Fino ad oggi, l’Amministrazione non ha voluto prendere in considerazione i nostri suggerimenti su fonti di entrata alternative (come, per esempio, l’introduzione della tassa di soggiorno e altre), che abbiamo proposto con l’obiettivo di non gravare esclusivamente sui redditi delle famiglie.
A fronte di queste decisioni, valuteremo tutti con attenzione la congruità delle scelte e le priorità di spese che la maggioranza indicherà per le varie iniziative finanziate attraverso l’aumento dell’IRPEF.

SCAGLIONI di redditoPopolazionealiquote 2024aliquote 2025
da € 0 a € 15.00032%0%0%
da € 15.001 a € 28.00036%0,50%0,65%
da € 28.001 a € 50.00024%0,70%0,75%
da € 50.0014%0,79%0,80%

SULLA PISCINA E SU GIS una volta per tutte

piscina-piazzola

In piena campagna elettorale, la sesta pagina del periodico che arriva in tutte (o quasi) le case di Piazzola sul Brenta titolava a caratteri cubitali: “UNA PESANTE EREDITÀ”, mantra degno dei migliori politici (“colpa di chi c’era prima…”).
Un problema che impedisce di progettare la realizzazione di opere e interventi, perché, appunto, “bisogna prima pagare il debito della piscina…”. Sì, esiste il debito di oltre 2 milioni di euro lasciato dall’attuale gestore della piscina e di cui il Comune si è dovuto fare carico, ma troppo spesso si è indicato come responsabile di questa situazione l’allora giunta guidata da Dino Cavinato.

Le cose non stanno in questo modo.

La piscina è stata realizzata in project financing, ossia con una formula che prevedeva la partecipazione da parte del Comune e di un soggetto privato – la GIS, selezionata attraverso una procedura di gara – che avrebbe poi assunto la gestione dell’impianto.
Il privato si sarebbe fatto carico di una parte del costo dell’opera, che avrebbe pagato attraverso un mutuo trentennale contratto con il Credito Sportivo, mutuo che avrebbe dovuto rimborsare in più rate all’anno per un importo totale di circa 200.000 euro annui.
Il pagamento delle rate di mutuo da parte di G.I.S. era garantito dal Comune, il quale era a sua volta garantito da una fideiussione rilasciata a suo favore da primario istituto di credito dell’importo di euro € 200.000, pari cioè a una annualità delle rate di mutuo.
Il contratto sottoscritto dal Comune con il gestore prevedeva che, qualora GIS si fosse reso inadempiente rispetto al pagamento delle rate del mutuo, il Comune avrebbe potuto ottenere la risoluzione del contratto e la restituzione dell’impianto, trattenendo quanto già versato dal gestore al Credito Sportivo per pregresse rate di mutuo.
Il meccanismo era semplice: se il gestore non paga, può essere sfrattato e l’impianto torna al Comune, il quale subentrerà quale garante nel contratto di mutuo con il Credito Sportivo e potrà affittare ad altri l’impianto, accollando così al nuovo affittuario il rimanente pagamento del mutuo.
Facendo questa operazione, il Comune, sempre secondo quanto previsto nel contratto, avrebbe potuto giovarsi della fideiussione, che avrebbe consentito al Comune di non essere scoperto per un anno rispetto al mancato pagamento da parte del gestore stesso.
Per quanto sia dato sapere, in data 29 settembre 2021 GIS ha versato l’ultima rata di mutuo, dopo di che ha sospeso ogni pagamento, saltando le abituali rate del 2022.
Solo in data 21 dicembre 2022 la Giunta Milani con la delibera n. 134 ha preso atto dell’inadempimento e conferito mandato ad un legale per il recupero del credito, in quel momento pari a circa € 160.000 oltre interessi. Ma non succede nulla.
In particolare, nel 2022, 2023 e 2024 non viene attivata la risoluzione del contratto che avrebbe permesso al Comune di ritornare in possesso dell’impianto e di cercare un altro gestore, senza subire pregiudizi, visto che avrebbe potuto utilizzare la fideiussione per coprire le rate di mutuo non pagate.

Non si può dire che tale inerzia sia dipesa dalla circostanza che GIS abbia presentato domanda di concordato preventivo con richiesta applicazione delle “misure di protezione”, visto che tale domanda è del 2 marzo 2023 e nel frattempo si è perso del tempo prezioso. Oggi certo il Comune si è dovuto far carico, in ragione della garanzia prestata al Credito Sportivo, delle residue rate di mutuo non pagate dal gestore, il quale continua imperterrito a utilizzare l’impianto ricavando e trattenendo i relativi profitti (come dargli torto, piacerebbe a tutti poter utilizzare beni altrui senza pagare nulla…). Solo a luglio 2024 (più di 2 anni dopo) si è avviata la procedura per la risoluzione del contratto e la restituzione dell’impianto e si è incassata la fideiussione prestata dallo stesso gestore di € 200.000, somma ora, certo, del tutto insufficiente. Tutta questa questione non si può attribuire di certo a chi ha voluto la piscina. L’eredità, al massimo, è quella di un nuovo servizio e di un investimento da tutelare e gestire.

IL CAMPUS CHE FU

Ve lo ricordate il Campus? Ecco, nemmeno noi. Campus è una parola che prende di anno in anno una forma diversa a seconda delle iniziative dell’Amministrazione Milani, senza un vero progetto unitario e spendibile. Ricordiamo tutti, però, i corsi a pagamento proposti dalla Fondazione Piazzola Futuro e il taglio del nastro alla presenza della Rettrice Mapelli della sede a sud della biblioteca comunale. Oggi quella stessa sede è chiusa e vuota, dei corsi non si trova più notizia da aprile 2023 e persino il sito web della Fondazione, ad oggi, è sparito nel nulla. Nel Documento Unico Programmatico (DUP), però, la maggioranza prevede delle risorse per “sostenere la Fondazione Piazzola Futuro” e quando in Consiglio Comunale chiediamo un dettaglio sulla funzione di questi fondi e sul futuro di una Fondazione che vive di contributi comunali, non riceviamo nessuna risposta. Di recente abbiamo inviato un’interrogazione al Sindaco per chiedere chiarezza sull’uso delle risorse comunali su questo tema. L’esperimento è stato tentato e finora gli esiti sono stati negativi. E non si dica che chi critica questa operazione “è contro la cultura”. Le politiche culturali - come tutte le politiche - sono tanto più efficaci quanto più rispondono alle esigenze di una comunità. Ora la maggioranza è al bivio: tentare di resuscitare la Fondazione o investire in progetti e investimenti che possano lasciare un impatto diretto sul territorio?

C’ERA UNA VOLTA IL DISTRETTO SANITARIO

distretto-sanitario

Ormai è chiaro a tutti, anziani e giovani, che il sistema sanitario è sempre più in mani private. Come per la “sindrome della rana bollita” che si abitua ai lenti cambiamenti che le saranno fatali, sembriamo aver normalizzato il fatto che le cure siano sempre più una spesa a carico delle disponibilità economiche delle famiglie. L’ULSS 6 – Euganea dispone di servizi negli ospedali della provincia. Il sistema sanitario è sempre più informatizzato, ma per nulla integrato: per esempio, i medici di base non possono accedere automaticamente alle informazioni complete dell’assistito e il muro fra paziente e servizi rimane invalicabile. I servizi distribuiti nel territorio o non ci sono ancora o sono stati svuotati, come per il Distretto di Piazzola sul Brenta. Per una visita specialistica, un tempo fattibilissima nella nostra sede, oggi si deve andare a Cittadella, Camposampiero o Schiavonia. Le visite specialistiche sono una rarità a Piazzola sul Brenta, moltissimi gli anziani che devono ricorrere ai familiari per essere accompagnati, nonostante le associazioni di volontari che si prestano per il servizio di trasporto. Il Distretto è stato svuotato non solo dai servizi, ma anche dai dipendenti, sostituiti da personale in appalto con rigorosi protocolli operativi che ne limitano la disponibilità verso i pazienti stessi. Chi può permetterselo ricorre alle visite in ambulatori privati, chi non può non si cura o rinvia gli interventi in attesa di una risposta pubblica che spesso impiega mesi o anni ad arrivare. Tutto ciò è prevalentemente causato da scelte Regionali, ma il nostro Comune non può NON pretendere il rilancio del Centro Distrettuale di Piazzola sul Brenta allargando le possibilità per visite specialistiche (ginecologia, ostetricia, endocrinologia, oculistica, urologia, diabetologia…). Siamo uno dei pochi Comuni delle nostre dimensioni ad aver perso il treno dei finanziamenti per le “Case di Comunità” che, con l’invecchiamento della popolazione, saranno di fondamentale importanza.

Noi insistiamo:

Il nostro comune deve mobilitarsi per non far sparire nel silenzio generale il nostro Distretto Sanitario.

GRANDI EVENTI, GRANDI OCCASIONI (PERSE)

concerti

Presto arriverà la bella stagione e torneranno i grandi concerti in Piazza Paolo Camerini (Anfiteatri ancora non ne abbiamo), i grandi raduni, le grandi feste, i grandi eventi. Il Giro d’Italia è solo l’ultimo in ordine di tempo dei “grandi eventi” che Piazzola sul Brenta ospita. Una bellissima festa, un grande momento per celebrare lo sport, una vetrina perfetta per far conoscere il nostro Comune in Italia e nel mondo e attrarre quindi altre persone, altri eventi, altri momenti festanti. L’amministrazione Milani propone una “crescita infinita” di eventi e di visitatori, ma vogliamo porre una domanda: Piazzola è pronta? Se l’attrattività di certo non ci manca, mancano le infrastrutture per un’accoglienza seria. Sul grande tema dei parcheggi a servizio del centro storico, l’ipotesi dell’area in Via dei Del Dente resta ancora in balia del vincolo idraulico e nessun’altra area è stata presa in considerazione. Per i cicloturisti (sempre più numerosi) non esistono servizi, rastrelliere o bicipark, aree di sosta attrezzate, aree picnic, per non parlare dell’assenza di bagni pubblici stabili. Le ciclabili (specialmente quella del Brenta) non sono di certo all’altezza di un comune che vuole seriamente puntare sul turismo sostenibile. Ci manca anche la capacità organizzativa, basti pensare alla pioggia di multe e alle rimozioni forzate dalla Piazza per permettere le foto della bellissima “Piazzola in rosa” in virtù di un’ordinanza che esisteva, ma arrivava secondo noi senza un adeguato preavviso. È questione di programmare per tempo, di avere una gestione strutturata e adeguata ai “grandi eventi”. La maggioranza punta a iniziative “chiavi in mano” che funzionano più o meno così: il Comune paga un organizzatore di eventi, gli consegna la Piazza per il tempo necessario, gli concede libertà totale per svolgere la sua attività economica e, finita la festa, si ricomincia da capo. Altra cosa è invece pensare e organizzare un proprio palinsesto, una propria identità, come molti altri Comuni delle nostre dimensioni sanno fare e hanno fatto. Siamo contro gli eventi, quindi? Ovviamente no, anche se sicuramente alcune delle iniziative estive sicuramente non sono compatibili con il nostro centro storico. Ma investire sul turismo non significa solo investire in “visibilità”. Abbiamo tutte le carte in regola per un turismo meno “concentrato” e più distribuito nell’anno. Per ora, però, siamo ancora lontani.

Prima di essere “decisione”, la democrazia è “dibattito”

È uno dei motivi che ci ha spinto a candidarci un anno fa: Piazzola sul Brenta sta vivendo un periodo di “sonnolenza” per quanto riguarda il dibattito pubblico. Nel primo “mandato Milani” (2019-24) per la prima volta da molto tempo l’amministrazione comunale non è tornata nemmeno una volta nelle frazioni con incontri pubblici. Tutti, sia maggioranza che opposizione, svolgiamo i nostri ruoli nell’interesse dei piazzolesi, ma noi non pensiamo che i cittadini debbano avere un ruolo passivo. Incontrarsi, ascoltare, confrontarsi e condividere: sono questi i verbi della democrazia. Come gruppo vogliamo usare tutti gli strumenti possibili per fare la nostra parte.

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